La figura di nostro padre Angelo Rocca, si è sempre contraddistinta per la dedizione, la passione e l’innovazione che ha saputo portare nel suo lavoro.
Il suo approccio aperto gli ha permesso di coniugare sapientemente e con scrupolo il rispetto per la tradizione, con la necessità di utilizzare al meglio l’innovatività offerta dalle tecniche enologiche moderne.
Una visione la sua in grado di evolvere, mantenendo al contempo inalterata e costante nel tempo la ricerca della qualità.
Dal suo ingresso in azienda negli anni 60’ il suo percorso si è sviluppato costantemente, aumentando l’estensione della superficie vitata aziendale che, oltre a Barbaresco, ha incluso interessanti propaggini anche a Neive e San Rocco Seno d’Elvio.
Angelo ha saputo gestire con attenzione il lavoro agronomico dei nostri vigneti, giungendo così alla riduzione dei trattamenti e all’eliminazione dei diserbanti, ricercando al contempo di affinare la tecnica di vinificazione e di affinamento, attraverso nuove strumentazioni e attrezzature di cantina.
La vinificazione separata dei Cru di proprietà a fine anni 80’, partendo da Bric Ronchi e Vigna Loreto, si è sempre più perfezionata ed evoluta con l’obiettivo di produrre un cambiamento stilistico importante nella produzione del nostro Barbaresco.
A partire dal 2004 ha infatti intensificato l’utilizzo della botte grande di rovere da venti ettolitri anche per l’affinamento dei Barbareschi, oltre che per gli altri vini aziendali, una scelta non dettata da un ritorno nostalgico al passato, ma dalla consapevolezza di aumentare in quel modo la vera espressività del nebbiolo, la sua personalità e la sua anima intimamente elegante.